Illustre Ambasciatore Romano,
da affezionato lettore della Sua rubrica sul “Corriere della Sera”, non condividendo affatto le Sue critiche alla “legge sul voto italiano all’estero”, mi pregio rimettere alla Sua attenzione alcuni scritti e discorsi da me recentemente tenuti nell’Assemblea del Senato della Repubblica.
Spero che avrà la pazienza di leggerli ed, in seguito, il tempo e modo per discuterne in termini più esatti.
Credo infatti che, su questo specifico tema, le Sue deduzioni pecchino di sostanza sia giuridica che politica.
In breve, consideri che
L’Altra Italia esiste davvero e non è frutto di una elucubrazione argomentativa “Pan-italiota”;
i 4,3 milioni di connazionali attualmente iscritti all’AIRE sono solo una frazione di tutti quelli effettivamente residenti all’estero;
nessun altro Paese al mondo ha sperimentato un fenomeno migratorio comparabile al nostro per quantità, estensione nel mondo e durata nel tempo (compresi -ahimè- i giorni nostri);
gli Italiani (compresi quelli all’estero) hanno, in base alla nostra Costituzione, i diritti politici che discendono dalla loro cittadinanza;
nessun altro criterio (conoscenza della politica italiana, censo, residenza, sesso, religione, durata o motivo della permanenza all’estero, ecc.) vale a discriminare quanto sopra;
nella recente tornata referendaria circa 800.000 residenti all’estero hanno preso parte al voto;
il voto postale è regolarmente utilizzato, da decenni, in molti Paesi civili e democratici;
oltre che la “Circoscrizione Estero”, di rango costituzionale, esistono nell’ordinamento italiano altre importanti istituzioni elettive degli Italiani all’estero come i COMITES ed il CGIE (oggetto di una recente riforma ordinaria approvata dal Senato della Repubblica – A.S.1460);
Modifiche e correzioni tecniche della legge 459/2001 (relativamente alle modalità di voto) sono state da tempo identificate: alcune sono già state inserite nel nuovo ordinamento, altre seguiranno;
Paesi come la Francia ci stanno seguendo sulla stessa linea (pur avendo meno cittadini all’estero), con l’istituzione di un Consiglio Generale ed una rappresentanza parlamentare, in entrambe le Camere.
Grazie per la Sua attenzione.
Distinti Saluti
Sen. Raffaele Fantetti
Date: 20 giugno 2011 12:35 – A: lettere@corriere.it
Oggetto: c.a. Amb. ROMANO da Sen. FANTETTI
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