Interrogazione al Senato del senatore Raffaele Fantetti sugli impatti negativi dei nuovi dazi statunitensi sul settore agro-alimentare.
FANTETTI (FIBP-UDC). Signor Presidente, signor Primo Ministro, vorrei attirare la vostra attenzione sul fenomeno di conseguenze epocali che sta caratterizzando le relazioni commerciali internazionali, con vere e proprie guerre commerciali che fanno primariamente capo alla decisione della Presidenza americana di superare il concetto del multilateralismo nel commercio internazionale, che faceva riferimento all’attività dell’Organizzazione mondiale del commercio, dove gli Stati Uniti impediscono di fatto il funzionamento della corte d’appello dell’organismo. Intervengo quindi per segnalare gli effetti che queste guerre hanno sulla nostra economia.
Lo scorso 2 ottobre 2019, il WTO in prima istanza ha permesso agli Stati Uniti, condannando l’Unione europea, di imporre dazi doganali fino a 7,5 miliardi di dollari contro la politica di sostegno scorretto delle imprese europee nei confronti della Boeing per sostenere il consorzio Airbus. Da questa condanna deriva per l’Italia un danno che è stato quantificato nel frattempo in circa 468 milioni.
L’Italia non fa parte notoriamente del consorzio Airbus, eppure viene penalizzata e colpita nei settori di eccellenza, in particolare quelli agroalimentari. Adesso il dipartimento del commercio americano ha concluso un ulteriore round di verifiche in questo ambito ed entro il 15 febbraio potrebbe estendere ulteriori tariffe doganali che andrebbero a colpire l’export italiano nei confronti degli Stati Uniti, per un ammontare molto superiore, fino a 3 miliardi di euro. Dette tariffe colpirebbero non solo i prodotti della filiera lattiero-casearia e del vino, ma anche altri prodotti di particolare eccellenza.
A questo riguardo si vuole chiedere al Governo se, nell’ambito dei contatti bilaterali, sia stata rappresentata l’eccessiva penalizzazione dei prodotti italiani e se siano in atto interventi di sostegno delle imprese per evitare che le conseguenze delle misure restrittive imposte dagli Stati Uniti all’Unione europea ricadano indistintamente su tutti gli Stati membri dell’Unione europea, piuttosto che sui soli Paesi coinvolti nel contenzioso Airbus.
Si chiede inoltre se siano in studio iniziative volte a scongiurare le perdite economiche che inevitabilmente deriverebbero dall’imposizione di ulteriori dazi, in particolare sulle produzioni dell’eccellenza agroalimentare italiana.
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